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Guarnire con gli omega3: salute e gusto

Esiste un sostituto all’olio di fegato di merluzzo per apportare il giusto contributo di omega3? Per tutti coloro a cui non piace il pesce ma cercano di seguire una dieta ricca ed equilibrata, i ricercatori americani dell’University of Massachusetts Amherst Center for Health & Wellness si sono messi all’opera e hanno creato delle microcapsule gelatinose che intrappolano gli acidi grassi necessari al fabbisogno alimentare e che possono essere aggiunte a bevande, yogurt o gelati, senza alterarne il sapore.
Per non rinunciare al gusto e salvaguardare la salute basta aggiungere gli omega3 che sono fondamentali per la crescita sana dei più piccoli e per tenere sotto controllo il sistema cardiovascolare negli adulti. Le microsfere sono fatte di acqua, proteine antiossidanti e fibre sono insapori e microscopiche: una specie di toccasana invisibile. Noi consigliamo di aggiungere alla guarnizione anche un poco di granella di noci e nocciole e un un filo di miele.

Lamponi e prevenzione del cancro al colon

Nella marmellata, nello yogurt o con il gelato. Noi ve lo consigliamo abbinato alla nostra crema fiordilatte, ma l’importante è gustarli: i lamponi neri, oltre ad essere saporiti, ridurrebbero il rischio di tumore al colon retto fino al 60%.
È quanto affermano, in uno studio pubblicato su Cancer  Prevention Research, i ricercatori dell’Università dell’Illinois di Chicago (Usa), secondo cui le proprietà antiossidanti e antinfiammatorie del frutto aiuterebbero a prevenire lo sviluppo del cancro, in particolare di quello intestinale.
 Al termine dello studio, è emerso che le proprietà benefiche del frutto di bosco riducono il rischio di cancro intestinale e ne inibiscono lo sviluppo.

Il gelato migliora l’umore e il cioccolato è un toccasana

Il cioccolato è una medicina per chi è giù di corda, questo è risaputo.
La gelateria Manzi ne ha fatto fiore all’occhiello della sua offerta sin dall’inizio: nel 1987 ha avuto il giusto merito vincendo il cono Cono d’Oro alla Fiera del Gelato di Milano per la sua interpretazione della Crema di Cioccolato Fondente, che rimane tutt’ora, insieme al pinolo, uno dei suoi ‘must’.

Il gelato, confermano gli esperti, fa bene all’umore, non solo il cioccolato però: pistacchio, gusti  esotici e amarena sono l’ideale per chi vuole rilassarsi; il gusto caffè e tiramisù sono ottimi per chi vuole ricaricarsi, mentre la panna è consolatoria.
Secondo il 73% degli esperti intervistati gustare un gelato offre benefici soprattutto psicologici, trasmettendo piacere psicofisico (31%) emozionando (24%) e facendo tornare all’infanzia (27%) .
Gli innamorati prediligono il gelato alla crema, chi è contento invece mescola gusti anche molto diversi tra loro, come cioccolato e limone. La coppetta è prediletta da chi vuole ritagliarsi un attimo di relax (41%), il cono è invece scelto da chi cerca condivisione (36%), evasione (32%) e conferme negli altri (25%); lo stecco è per chi è abituato a vivere forti emozioni (45%) e non ha tempo da perdere (38%). I dati sono frutto di uno studio condotto  attraverso interviste a psicologi e nutrizionisti sugli effetti benefici del gelato sulla sfera psico-fisica.
Il gelato, a detta di uno psicoterapeuta, permette di tornare all’infanzia, al di là del piacere dovuto alle caratteristiche legate al gusto, c’è anche questo aspetto psicologico, una piccola coccola che ci prendiamo e che ci fa fare un passo indietro ai tempi dell’adolescenza, quando il gelato era un momento importante anche a livello conviviale.

Merenda senza rimorsi

Si mangia, si beve, si gusta. Ma non solo. Il gelato nutre: è un alimento leggero e digeribile e rinfrescando le terminazioni nervose presenti sulla lingua “comunica” al cervello un immediato senso di freschezza.
Per questo motivo d’estate si finisce per mangiarne a tutte le ore, ma qual’è l’apporto energetico di un cono o di una cialda farcita? L’Istituto di Medicina dello Sport del Coni, in collaborazione con l’Istituto del Gelato Italiano (Igi), ha elaborato una serie di tabelle dietetiche per non perdere il conto delle calorie quando ci si concede le pause-gelato.
Colazione – L’abitudine siciliana di aprire la giornata con un brioche farcita di gelato può essere, spiegano gli esperti, un sistema per combattere il calo di appetito mattutino nei bambini. Un esempio per tutti: una pesca sciroppata, due palline di gelato e due biscotti apportano 230 Kcal, quanto basta per soddisfare quel 20% di fabbisogno (200-400 calorie) che la colazione deve offrire al bilancio giornaliero.
Merenda – Se il desiderio arriva a metà pomeriggio, meglio assecondarlo. Il contenuto di liquidi – ricordano gli esperti dell’Igi – contribuisce a reintegrare i liquidi persi con il sudore. La scelta dipende anche da quanto si è mangiato a pranzo, ma di norma non bisognerebbe mai superare le 100-250 calorie, praticamente l’equivalente di un gelato alla stracciatelle da 75 grammi (235 calorie), oppure una cialda grande farcita (220-280 calorie). Se l’opzione cade sul sorbetto si risparmia sul conto energia: un gelato alla frutta apporta appena 100 calorie. La tendenza, sulla quale domanda e offerta si stanno incontrando, è quella di introdurre nella scelta anche il formato più piccolo, cioè coni e coppette più piccole.
Piccoli piaceri quotidiani che non costano molto dal punto di vista calorico. Purché restino un’evasione isolata: uno sfizio senza rimorsi, messo a confronto con fuori-pasto ben più pesanti, come patatine fritte (275 Kcal) o 50 grammi di cracker o tarallini (250 Kcal), e senz’altro meno freschi.